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Il Festival Collisioni Agrirock Di Barolo

Musica, letteratura e dibattiti tra le vigne.

Famoso per l’eccellenza del vino il piccolo borgo di Barolo dal 14 al 27 luglio organizza un evento culturale che abbraccia diverse espressioni del linguaggio artistico. Sono attesi oltre 100.000 giovani. 

Castello Barolo
Veduta di Barolo © By Taz (Flickr) [CC BY 2.0 (http://creativecommons.org/licenses/by/2.0)], via Wikimedia Commons

Le langhe sono sicuramente tra i luoghi più belli e suggestivi d’Italia, una cartolina romantica di paesini sparsi fra colline di vigneti, impreziositi da antichi castelli. Siamo nel cuore dell’eccellenza enologica italiana e internazionale, un territorio con una ricchezza enogastronomica unica, ampia e articolata, basata sulla conservazione e il recupero di una grande tradizione. Un tesoro scoperto e valorizzato prima dai turisti europei che dagli italiani: fin dagli anni ‘70 del secolo scorso, in autunno, le contrade si riempivano di turisti tedeschi, curiosi e informati. Ora, finalmente, queste meravigliose colline hanno conquistato la stima e la fama che si meritano e sono perennemente affollate di cultori del buon vino e della buona tavola.

Life Callout

Nessuna poesia scritta da bevitori d’acqua può piacere o vivere a lungo. Da quando Bacco ha arruolato poeti tra i suoi Satiri e Fauni,  le dolci Muse san sempre di vino al mattino.

Quinto Orazio Flacco (65 a.C. – 8 a.C.)

Se il vino è il motore economico e sociale, lacultura delle Langhe vuole essere coprotagonista dell’offertaturistica. Ogni anno, dal 2009, il festival Collisioni AgriRock trasforma il borgo di Barolo in un grande teatro, in cui si esibiscono intellettuali e artisti di fama internazionale, richiamando migliaia di giovani con la voglia di incontrarsi, conoscere e divertirsi. Gli incontri, i seminari e i dibattiti si svolgono, contemporaneamente, su quattro palchi, mentre la piazza principale ospita i concerti. Il cortile del castello ospita gli eventi dedicati al cibo e al vino, contribuendo alla formazione sensoriale delle nuove generazioni. 

Collisioni ha riscritto il modo di organizzare i festival, e ora vuole riscrivere con una visione il modo di raccontare i territori”. [Antonella Parigi - Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte].

Quest’anno Collisioni vedrà la partecipazione di:

Il Premio Nobel per la letteratura Gao Xingjian, Pietro Grasso, Matt Dillon, Giorgia, Dave Eggers e Vendela Vida, Elisa, Joyce Carol Oates, Ale e Franz, Luca Argentero, Nino Frassica, Jeffrey Eugenides, Antonino Cannavacciuolo, Jonathan Coe, Vittorio Sgarbi, Alberto Angela, Paolo Virzì, Luca Barbareschi, Stefano Bartezzaghi, Abel Ferrara, Pippo Baudo, Michele Bravi, Aldo Cazzullo, Lorella Cuccarini, Mauro Corona, Elodie, Francesco Facchinetti, Max Giusti, Raphael Gualazzi, Levante, Alessandro Mannarino, Enrico Ruggeri, Fabrizio Moro, Red Canzian, Tommaso Paradiso, Frontman Deith, Federico Zampaglione, Marco Travaglio, Carmen Consoli, Daniele Silvestri, Max Gazzè, Paola Turci, Veronica Pivetti, Roberto Vecchioni, Robbie Williams, Placebo, The Offspring, Il Trio Silvestri/Consoli/Gazzè, Renato Zero.

Il festival è diventato un appuntamento importante e negli anni scorsi molti i musicisti che hanno deciso parteciparvi stimolando la propria passione artistica con il buon vino, per esempio Bob Dylan, Neil Young, i Deep Purple, Mark Knopfler, Sting e Passenger che a Barolo hanno girato il video "Beautiful Birds". L’edizione 2016 ha ospitato fra gli altri Elton John, Mika, Negramaro.

Se i musicisti hanno lasciato il segno non sono stati da meno gli scrittori, è il caso di ricordare i Nobel José Saramago ed Herta Muller ma i “grandi” artisti che hanno animato il festival di Barolo sono tantissimi, solo per fare qualche esempio: Salman Rushdie, Michael Cimino, David Grossman, Daniel Pennac, Abraham Yehoshua, Patti Smith, Giuseppe Tornatore, Dario Fo, Niccolò Ammaniti, Alessandro Baricco, Carla Fracci, Abel Ferrara, Francesco Guccini, Luciano Ligabue, Erri de Luca.

Nel 2014 i paesaggivitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato sono stati riconosciuti Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO: 10.789 ettari di terreno collinare, compresi in 29 comuni delle provincie di Alessandria, Asti e Cuneo. Una zona dove l’opera dell’uomo ha saputo usufruire dei pregi del territorio senza rovinare la bellezza della natura e dei luoghi.