Clara ci ha mandato alcune fotografie capaci di raccontare la globalizzazione nel suo aspetto totalizzante. Il monaco conquistato dalla moda del selfie è un paradigma del cambiamento.


Se in ogni angolo del pianeta l’economia soggiace all’imperativo del profitto, sostituendo ogni residuo di rapporti sociali di produzione del passato con quelli capitalistici, a livello culturale ciò si manifesta nell’identificazione del “consumo” come unica forma di realizzazione. Fra gli ori dei templi e delle statue, fra le pieghe delle toghe porpora dei monaci si affacciano scooter, bottiglie di plastica, lattine di bibite, il packaging ammaliante del cibo spazzatura industriale, shopper e altri feticci del consumo a competere con i simboli religiosi. Ovunque rifiuti e casseforti a protezione delle offerte. Onnipresente lo smartphone per realizzare l’aspirazione edonistica, l’esposizione impudica della propria intimità nei social media, palcoscenico della solitudine e del vuoto di valori.
[Clara Premarini - Dal diario di CLARA VIAGGIA SOLA – 2017]








