Parole d’amore scritte sull’acqua

Qual è il confine fra l’arte della luce e l’esercizio tecnico e creativo nell’uso della luce?

La domanda rischia di restare senza risposta; distinguere nettamente l’arte dal complesso delle regole, esperienze e tecniche elaborate dall’uomo per la produzione di oggetti non ha mai portato a conclusioni definitive. Quel che distingue maggiormente l’artista è soprattutto il suo sforzo di contribuire, con la propria opera, alla conoscenza dell’uomo e più in generale della realtà in senso filosofico. Osservando le installazioni dei sempre più numerosi festival della luce si ha la sensazione che la distanza fra Light Art e il Lighting Design applicato al decoro urbano si stia riducendo.

Interessante è il caso di Together, l’installazione di una coppia di artisti italiani (pugliesi), Valentina Novembre e Luigi Console, all’Amsterdam Light Festival

Together è un insieme di scritte sospese sopra il canale in via Hoogte Kadijk, lungo lo spettacolare percorso Boat Route Water Colors. Together parla d’amore in varie lingue (inglese, tedesco, spagnolo, francese e italiano) alludendo alla multiculturalità che caratterizza la città, ma, forse, anche alla sua vocazione alla libertà sessuale, all’amore nella sua fisicità appagante. 

L’opera è realizzata con caratteri luminosi di diverse dimensioni, ha l’aspetto di una grande insegna [10 x 4 metri] e ricorda la Pop Art, nonché le origini dell’arte della luce con le sue prime opere al neon, per esempio le tautologie di Joseph Kosuth e le progressioni numeriche di Mario Merz, soprattutto Bruce Nauman, le sue provocazioni concettuali e la sua opera al neon forse più famosa: One hundred Live and Die (Cento volte vivere e morire), 1984.

Le scritte di Together appaiono in modo intermittente, con combinazioni che originano una molteplicità di significati. All’inizio il gioco di luci colorate ci intrattiene, la parola amore ci “abbraccia” emotivamente, asseconda i nostri desideri più intimi, ma l’intermittenza prolungata all’infinito diventa abbacinante, ci “martella” con messaggi destabilizzanti: l’amore conta, l’amore è contagioso, l’amore è una zona pericolosa. Aleggia una vaga inquietudine e il contenuto finisce con il negare la forma “festosa” del gioco luminoso.