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Attacco alla Street Art

La popolarità della Street art stimola appetiti politici e commerciali.

Nata all’insegna della critica al sistema, della [ri]occupazione creativa degli spazi pubblici, del rifiuto del mercato dell’arte, l’arte di strada viene fagocitata dal sistema stesso e assoggettata alla logica del profitto. 

Streetart Berlino Eva
Berlino © Eva Arioli

MURI DI CONTESTAZIONE

La street art è un fenomeno socio-culturale diffuso, popolare in tutto il mondo, e si è affermato anche in Italia come manifestazione spontanea di contestazione della società e dei suoi modelli di riferimento. Un dissenso espresso disegnando sui muri in maniera libera, senza autorizzazioni, ancorato al rifiuto del circuito commerciale dell’arte, alla critica del pensiero dominante sui temi dei diritti della persona, quali per esempio la libertà d'espressione e la libertà sessuale. 

Palestina Libera
Banksy | Stop and Search, 2007 | Betlemme

SEGNI EFFIMERI DI DISAGIO SOCIALE

Un dissenso a volte espressamente politico e connesso alle lotte sociali: pacifismo, repressione poliziesca, difesa del territorio, diritto alla casa (vedi il recente intervento di Blu a BG). Un dissenso veicolato tramite mezzi effimeri in luoghi esposti al rischio della cancellazione, che a volte ha senso solo in quel contesto sociale, in quel frangente spazio-temporale, ed è destinato ad essere presto superato dagli eventi.

Belgrado
Blu | Belgrado

NELLA BOCCA DELL’ORCO

La popolarità dell’arte di strada costituisce ora un patrimonio che stimola appetiti politici e commerciali. Se le municipalità utilizzano la ‘pittura murale’ per operazioni alla moda di riqualificazione dello spazio urbano (e della propria immagine) a basso costo o a costo zero, i brand pubblici e privati desiderano utilizzarla nel marketing per pubblicizzare eventi e prodotti. 

Il mercato insomma sta tentando di fagocitare la street art, acquisendone le immagini, proponendo agli artisti di disegnare su supporti mobili affinché sia possibile assoggettarla alle regole del mercato dell’arte, in un circuito di mostre, gallerie e musei sempre più al servizio delle grandi corporation. 

E quando gli artisti non collaborano si ricorre ai ‘colpi di mano’: le opere vengono strappate dai muri per essere restaurate earchiviate”, previa passerella in un evento alla moda. Nella mostra Street Art – Banksy & Co. (Bologna, Palazzo Pepoli) sono state esposte opere di artisti stranieri come John Fekner, Rammellzee, Os Gemeos e Banksy e italiani come  Cuoghi Corsello, Tommaso Tozzi, Dado, Rusty e Blu

Streetart Mostra Bologna

La posizione di Blu

«La mostra “Street Art” è simbolo di una concezione della città che va combattuta, basata sull’accumulazione privata e sulla trasformazione della vita e della creatività di tutti a vantaggio di pochi. Di fronte alla tracotanza da landlord, o da governatore coloniale, di chi si sente libero di prendere perfino i disegni dai muri, non resta che fare sparire i disegni. Agire per sottrazione, rendere impossibile l’accaparramento. Non stupisce che ci sia l’ex-presidente della più potente Fondazione bancaria cittadina dietro l’ennesima privatizzazione di un pezzo di città. Questa mostra sdogana e imbelletta l’accaparramento dei disegni degli street artist, con grande gioia dei collezionisti senza scrupoli e dei commercianti di opere rubate alle strade. Non stupisce che sia l’amico del centrodestra e del centrosinistra a pretendere di ricomporre le contraddizioni di una città che da un lato criminalizza i graffiti, processa writer sedicenni, invoca il decoro urbano, mentre dall’altra si autocelebra come culla della street art e pretende di recuperarla per il mercato dell’arte».

[BLU] 

Cancellare Graffiti
L’opera di Blu, anonimo artista bolognese, viene cancellata da un gruppo di attivisti dei centri sociali XM24 e Crash, per protesta contro la mostra di Street art organizzata dall’istituzione culturale Genus Bononiae tenutasi a Palazzo Pepoli dal 18/03 al 26/06/16.
Life Callout

“Di fronte alla tracotanza da landlord o da governatore coloniale, di chi si sente libero di prendere perfino i disegni dai muri, non resta che fare sparire i disegni. Agire per sottrazione, rendere impossibile l’accaparramento”.

[BLU]

Il Moco Museum di Amsterdam ha organizzato la mostra "Banksy Laugh now” e la sua opera Kissing Corps (poliziotti che si baciano) è stata venduta al Fair di Miami per 420.000 Euro. 

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Banksy-asta-bacio-poliziotti-venduto-420mila-euro-Kissing-coppers-8a871ad6-283b-465e-baf0-f835c0993338.html