La Street Art esprime a Roma la sua vocazione underground dispiegando un sorprendente repertorio grafico e pittorico

Luoghi e non luoghi.
Per
capire quale ruolo sia stato assegnato alla metropolitana capitolina
basta aprire Google e confrontare le immagini dei suoi cunicoli in
decomposizione con quelle, abbaglianti, delle metropolitane di Mosca,
Parigi, Vienna, Stoccolma; capolavori di architettura e design, di
funzionalità e organizzazione; spazi da attraversare con piacere,
animati da eventi culturali. Se le metropolitane, in genere, sono un
“non luogo”, quella di Roma può essere definita come non luogo
per antonomasia.
Roma,
al contrario, è il luogo dei luoghi: nessuna città può esibire
tanta arte, tanta bellezza, giacché nessuna città al mondo presenta
tali e tante stratificazioni di civiltà e di epoche; ogni metro
quadro vuole parlarci, raccontarci la sua storia unica.
Artisti in metropolitana.

Roma, più di ogni altra città, non può non essere in conflitto perenne con i graffittari tuttavia ultimamente sui muri della metropolitana romana compaiono immagini che s’impongono alla nostra attenzione: ragazzi che lievitano e trapassano il soffitto, tigri che camminano accanto ai passeggeri, leoni verdi rampanti alla maniera araldica, donne avviluppate da decorazioni liberty, enormi gatti che scrutano i passanti, vanitosi supereroi, mammut. La Street Art esprime la sua vocazione underground dispiegando il suo sorprendente repertorio grafico e pittorico.

Gli ‘artisti con la bomboletta’ fanno tendenza, piacciono all’amministrazione capitolina e conquistano l’interesse dell’ATAC che li coinvolge mettendo a loro disposizione stazioni della metropolitana, perfino quella di Piazza di Spagna.

