Non un semplice Parco Nazionale, non un semplice luogo dove scattare qualche foto di passaggio per arrivare nella città della perdizione, la Death Valley è un turbinio di contraddizioni.
Più che un deserto rovente e arido, la “Valle della Morte” offre ai visitatori del parco un sorprendente contrasto di paesaggi da esplorare: dalla neve che imbianca le imponenti vette del parco ai lussureggianti prati di fiori selvatici, dalle piccole oasi che forniscono una tregua dal caldo alle pianure desertiche apparentemente infinite.
Istituito il 24 ottobre 1994, il Parco Nazionale della Death Valley è un paesaggio tanto bello quanto impegnativo, in cui la fauna selvatica ha sviluppato adattamenti ingegnosi per contrastare l'ambiente arido e duro. Situato sia in California che in Nevada, è il più grande parco nazionale dei 48 stati inferiori e ha quasi 1.000 miglia di strade che forniscono accesso a luoghi sia popolari che remoti nel parco.
Parlando di luoghi remoti, non si può allora non citare il paesaggio surreale che inganna i sensi di Badwater Basin il punto più basso di tutto il Nord America, a 282 piedi sotto il livello del mare. Quello che molti visitatori scambiano per neve che copre il terreno è in realtà uno spesso strato di sale sul fondovalle.
Ma come ci è arrivato in questo luogo il sale?
Le piogge abbondanti, che scavano lo strato roccioso, fanno emergere i cristalli che una volta evaporata l’acqua in superficie, si solidificano fino a quando rimangono solo i sali.
Un continuo processo causato dalle temperature quasi inaccessibili registrate in questa area, non a caso il luogo più caldo della Terra. A luglio 2018, ancora un altro record, le massime diurne hanno raggiunto una temperatura di 52 gradi per quattro giorni consecutivi. Questo tipo di caldo può essere pericoloso, ma ciò non significa che i visitatori non possano visitare il parco in estate. Tutti, infatti, sono invitati a rimanere nelle aree del parco molto frequentate, in modo che altre persone possano fornire aiuto in caso di guasto del veicolo o di problemi di salute legati al caldo.
Luogo più caldo della Terra … Death Valley … tutti epiteti che però si sposano poco con questo luogo durante il periodo primaverile; infatti le pesanti piogge fanno sbocciare rare e spettacolari esposizioni di fiori di campo che danno vita al deserto, animando il tutto di colori e vita. Quando le condizioni sono favorevoli, le colline e le valli esplodono in un tappeto di fiori dorati, viola, rosa o bianchi. Affinché le piante continuino a crescere, i temporali devono arrivare a intervalli regolari durante l'inverno e la primavera.
Nel momento in cui queste precipitazioni scarseggiano, il deserto prende forma.
Sebbene le dune di sabbia siano solo una piccola parte della Death Valley, le increspature e le curve aggraziate sono alcuni dei luoghi più memorabili del parco. Mentre le Mesquite Flat Sand Dunes sono le più facili da visitare e l'unico luogo in cui è consentito il sandboarding, le Eureka Sand Dunes sono molto più alte (oltre 200 metri) e più impervie.
In cima alle dune di sabbia, si può sperimentare uno dei fenomeni più strani del deserto, il cosiddetto “singing sand” (la sabbia che canta).
Quando la sabbia scivola lungo le ripide pareti delle alte dune, si può infatti sentire un suono come la nota bassa di un organo a canne o il ronzio lontano di un aeroplano. La ragione di questo evento è sconosciuta, ma è molto probabilmente causata dall'attrito tra i granelli di sabbia.
Al mondo ci sono pochi altri posti nel quale la natura affascina e spaventa allo stesso momento.