Füssen è una cittadina imperdibile per chi percorre la Romantische Straße. Le sue antiche atmosfere bavaresi e il bellissimo Hohes Schloss, il castello alto sul fiume, accolgono i visitatori con intense suggestioni romantiche.

Oggi il centro storico di Füssen - l’Altstadt - è costellato da coloratissime case e birrerie in stile bavarese, all’ombra di querce imponenti, ma un tempo questa cittadina era una tappa importante della via Claudia Augusta, una delle strade commerciali che collegavano il mondo romano con il bacino del Danubio e ci piace pensare che siano stati quegli antichi scambi tra romani e germani il substrato culturale che ha stimolato alcuni influssi artistici italiani più recenti. Per esempio quelli che si possono osservare nel cortile dell’Hohes Schloss, il castello che domina il fiume Lech dall’alto di una collina e che un tempo fu residenza estiva dei vescovi di Augusta.



Il castello di Hohes Schloss.
Costruito in stile tardo gotico, l’architettura di Hohes Schloss custodisce diverse pinacoteche, due di livello nazionale, una Sala dei Cavalieri - Die Rittersaal - con soffitto a cassettoni intagliati, e un cortile interno di influsso italiano: chiunque ne sia al centro e guardi le facciate che lo circondano vede balconi e cornici che in realtà non esistono, sono effetti illusionistici tipici della pittura trompe d’oeil.


La Basilica e il monastero benedettino Benedektinkloster di St. Mang.
Ai piedi dell’Hohes Schloss sono stati eretti due edifici in onore del monaco eremita San Magno stabilitosi a Füssen intorno al 750 d.C per evangelizzare l’Algovia. Costruiti per motivazioni religiose, ma anche e soprattutto come centri di scambio politico ed economico tra Italia e Germania, la basilica e il monastero benedettino sono un ottimo esempio di stile barocco; nato a Roma intorno nel terzo decennio del ’600 si è presto diffuso in tutta Europa.

Il barocco fu fin dall’inizio lo stile della chiesa cattolica e delle monarchie europee affascinate dalla sua magnifica esuberanza formale e decorativa. Lo stile barocco caratterizza anche gli edifici del convento che S. Magno eresse sulle sponde del fiume Lech, nella Sala Imperiale – Kaisersaal - si possono ammirare la teatralità e i grandiosi effetti illusionistici degli affreschi e degli stucchi dell’architetto italiano Andrea Maini. Il progetto dell’architetto Johann Jakob Herkomer lascia intravedere influenze italiane.


Oggi il magnifico complesso edilizio ospita il Museum der Stadt – il museo della città – nel quale, grazie alla tradizione secolare, è possibile visitare una delle più belle raccolte di liuti e violini d’Europa. Füssen fu, tra le altre cose, la prima città europea a istituire un regolamento ufficiale per la corporazione dei liutai, nel 1562. Nella Cappella di Sant’anna, si può inoltre ammirare la famosa Danza Macabra dipinta da Jakob Hiebeler durante la brutale peste che colpì la città nel 1602. In cima è riportato il motto: “Sagt Ja, Sagt Nein, Getanzt Mue Sein” (Diciate sì, oppure no, danzata dev’essere).

Spitalkirche, un bizzarro esempio di Rococò.
Lo stile barocco Barocco si è originato dall’opera dei “giganti” del seicento italiano, artisti come Bernini, Borromini, Pietro da Cortona, Guarini, capaci di spaziare a 360° in ogni ambito della cultura, fondendo architettura, scultura e pittura in realizzazioni rivoluzionarie e stupefacenti. Le loro opere diedero origine a un linguaggio artistico internazionale che in alcuni paesi, come in Francia per esempio, cominciò a prediligere forme di opulenza decorativa, soprattutto negli ambienti interni, per renderli più luminosi e eleganti. Da questo sfrenato utilizzo di ‘rocaille’ [gradini di pietre] si sviluppò lo stile che prese il nome di Rococò. La chiesina Spitalkirche, davanti al Convento di S. Magno, originariamente eretta in stile gotico, venne ricostruita in stile rococò e ancora oggi mostra la sua bizzarra facciata dipinta da Anton Joseph Walch.

Nei pressi di Füssen fra montagne e laghi.
A ridosso del confine con l’Austria si possono ammirare le incessanti cascate del Lech, dove la leggenda narra che il monaco S. Magno abbia saltato il fiume con un solo balzo. Camminando soli 5 chilometri verso Ovest, lungo un sentiero di montagna, si può raggiungere la distesa di acqua verde smeraldo Alatsee, centro balneare estivo.
Nell’incantevole terrazza del ristorante che si affaccia su Alatsee è possibile gustare i famosi Schwäbische Spätzle mit Schmelze, ovvero gli gnocchi all’uovo tagliati a mano con formaggio fuso e cipolle caramellate, accompagnati da una rinfrescante birra artigianale König Ludwig, ovviamente.
I più sportivi invece possono fare trekking sulle Alpi o raggiungere la vetta tedesca più alta, Zugspitze (2962 m), per godere dei suoi panorami unici, oppure possono scegliere l’acqua dei numerosi laghi e spingere sui remi delle barchette colorate.