Un’atmosfera magica permea gli allegri festival di Kinvara, tra antiche tradizioni irlandesi e canzoni celtiche.

Se state costeggiando l’oceano lungo l’Atlantic Way diretti alle maestose Cliff of Moher, non perdete l’occasione di sostare a Kinvara (in gaelico irlandese Cinn Mhara, che significa "capo del mare"), a circa trenta chilometri dalla città di Galway, sull’altro lato della baia. Il variopinto porto, conosciuto per il vicino castello di Dunguaire, ospita ogni Primo Maggio il Cuckoo Festival.



Durante il festival del cuculo, fiddlers e cantautori invadono le vie degli highlights, mentre i pub si riempiono di birra e antiche canzoni celtiche che celebrano Beltaine, l’inizio dell’estate. Tra le case dai colori sgargianti si organizzano attività musicali per bambini e spettacoli di burattini, concerti bretoni, maratone, raccolte fondi per le luminarie della barca che giace al centro della baia e, infine, un concerto di gala dell’orchestra Coole Music Orchestrawill. Tre giorni di festa in cui si contano più di cinquanta esibizioni dal vivo di gruppi locali.
Ad estate inoltrata invece vi aspetta il Cruinniù na mBad Festival, nome impossibile da pronunciare correttamente, se non dagli anziani del posto. Il festival celebra la sopravvivenza dei pescherecci tipici della Baia di Galway, i Galway Hooker, e la continuità della tradizione marinaia.
In passato le imbarcazioni erano l’unico modo per trasportare le merci al di fuori dell’isola e importare i beni che l’Irlanda non poteva offrire ai suoi abitanti. I Galway Hooker erano usati per trasportare bestiame di vario genere, torba e altri prodotti.
Il loro impiego è però caduto in disuso dopo la Great Famine, la grande carestia che colpì l’isola nel 1845 e dimezzò la popolazione, fino ad arrivare all’epoca moderna con le sue innovazioni.
Il festival è stato lanciato nel 1979 da un cittadino di Kinvara, Tony Moylan, il quale aveva notato che l’artigianato nel campo marittimo stava scomparendo. Da allora ogni anno la piccola baia di fronte a Kinvara si riempie di imbarcazioni con le vele dal tradizionale colore rossiccio, che gareggiano tra loro sfoggiando in certi casi una favolosa ristrutturazione, in altri la maestria delle nuove tecniche di costruzione.
Oltre 100 barche si sfidano durante il festival in occasione della regata di Bád Mór. Mentre l’ultima delle imbarcazioni si è ritirata dal servizio attivo negli anni Cinquanta, molte delle barche che corrono al Cruinniú na mBád Festival hanno fino 180 anni e sono state possedute ed equipaggiate dalle stesse famiglie per cinque generazioni.
Ciò che non si è perso negli anni è il colore rosso delle vele: in passato infatti venivano ricoperte di burro, usato come conservante, che col passare del tempo diventava rossastro. Oggi invece il colore è dato da una vernice protettiva. Altra caratteristica peculiare è lo scafo nero.
Le imbarcazioni venivano progettate con un design tale da consentirgli di navigare nelle acque poco profonde intorno a Galway e Connemara, permettendo di trasportare fino a 12-15 tonnellate di pesce o altri prodotti.


La parola Hooker ha un’etimologia quasi certamente olandese. Il termine si riferisce alla pesca con la lenza e l’amo (hook), mentre i termini howker e holker indicano delle piccola imbarcazioni facilmente manovrabili.
Ci sono quattro tipi di Galway Hooker, chiamati Gleoiteog, Púcán, Leath Bhád e Bád Mór. Quest’ultima rappresenta il modello più grande, lungo dai 35 ai 44 piedi. Segue il Leath Bhád, che ha una lunghezza di 32 piedi. Gleoiteog e Púcán sono le versioni più piccole. L’uso del legno di quercia, le rende robuste, stabili e veloci.
Prima dell’avvento di treni e automobili, il percorso più rapido per la divulgazione di notizie e la circolazione di merci o persone era spesso l’acqua. Così Galway, come ogni città portuale, prosperò grazie alla pesca e ai traffici commercio con Francia, Spagna e Indie Occidentali. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza una grande flotta di navi.
La storia di Galway e del suo mare risale a prima della parola scritta. Tuttavia, si può facilmente dire che uno degli attori più grandi di questa avventura marittima è stata proprio questa prodigiosa imbarcazione. Migliaia di persone erano legate a queste navi nella vita e nella morte e, per questo motivo, non possono essere che l’emblema più potente di questo villaggio di pescatori sull’oceano.